Il cosiddetto “lifting della pausa pranzo” attira sempre più persone, che pongono al medico le stesse domande. Noi vi forniamo le risposte…
Articolo apparso su “Ambulatorio Medico” Anno XX – Periodico di informazione scientifica e diffusione mirata.
A cura del Prof. Andrea Garelli
Sempre più spesso, nei nostri studi, ci viene richiesto “il lifting della pausa pranzo” e le domande che sempre più vengono poste sono grosso modo queste: “per quanto tempo non sarò presentabile?”, “sarò molto gonfia?”, “quanto durerà l’effetto?”.
La risposta a queste domande è sempre molto difficile, in quanto molte delle possibili complicanze post trattamento sul viso sono strettamente legate alle condizioni fisiche (diabete, ipertensione, farmaci anticoagulanti, fumo, alcolici, ecc.) e abitudini della paziente, ma anche al tipo di trattamento che dobbiamo eseguire.
Nel caso dell’inserimento di fili di sospensione full face, il rischio è sempre stato molto alto, specialmente se consideriamo le pazienti che già si sono sottoposte ad altri trattamenti e che di conseguenza hanno creato cicatrizzazioni iatrogene nel sottocute.
Un valido aiuto alla pratica quotidiana ci arriva dalla “3rd Generation Threads with Hyaluronic Acid” di APTOS, la società produttrice di fili sin dal 1996 e in continua evoluzione, basata sulla ricerca e lo sviluppo di metodiche sempre più atraumatiche, efficaci e durature per fornire “da medico a medico” soluzioni sempre più avanzate per il trattamento non invasivo e di lunga durata delle ptosi, degli inestetismi e delle lassità cutanee. “3rd Generation Threads with Hyaluronic Acid” sono fili in acido polilattico, caprolattone e acido ialuronico.